Rassegna Stampa

Esiti degli approfondimenti condotti da ARPAT per le maleodoranze percepite dalla popolazione a Stagno (Collesalvetti, LI)
(ARPAT News, n. 037 - Venerdi' 20 Febbraio 2015 )
L'analisi, svolta anche con modelli di calcolo, ha reso possibile restringere l'area di indagine ai pressi dell'impianto di trattamento delle acque della Raffineria ENI, possibile fonte delle maleodoranze.
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Tecnologie di trattamento degli odori: analisi economica e geografica
(ARPAT News, 19/08/2014)
Il gruppo di Tenologia Ambientale del Departamento de Ingegneria Quymica y Tecnologia del Medio Ambiente de la Universidad de Valladolid in Spagna ha pubblicato uno studio sull'analisi dei costi totali (costi di investimento + costi di gestione per 20 anni di esercizio) delle diverse tecnologie di trattamento degli odori piu' comunemente applicate a livello industriale.
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Le attivita' di ARPAT - Dipartimento di Arezzo, per esalazioni maleodoranti nel Casentino
(ARPAT News, 02/05/2014)
Le emissioni odorigene sono oggetto di gran parte delle segnalazioni che arrivano all'Agenzia. Indagini complesse e non sempre risolutive per le incertezze normative.
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Interventi ARPAT ad Ecomondo sul tema degli odori
(ARPAT News, 19/12/2012)
Hanno trattato la questione da un punto di vista tecnico ed anche di giurisprudenza.
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I cattivi odori della ditta Italcol spa di Castelfiorentino
(ARPAT News, 24/10/2012)
Nei giorni scorsi sono giunte al URP ARPAT varie segnalazioni di cittadini che si lamentavano delle maleodoranze prodotte dalla ditta Italcol di Castelfiorentino; lamentele riprese anche dalla stampa locale.
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Maleodoranze nel Comprensorio del Cuoio (PI): gli esiti di alcuni accertamenti ARPAT
(ARPAT News, 24/10/2012)
Individuate delle criticita' per tre impianti che danno origine alle maleodoranze, le attivita' di accertamento sono comunque ancora in corso per alcuni di questi impianti, e di altri che possono essere all'origine dei cattivi odori.
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ARTICOLI CORRELATI

Esalazioni maleodoranti Cittadini ascoltati dai vigili
(La Nazione, Viareggio, 29 aprile 2010)
Continua ancora a far discutere la questione relativa alle esalazioni maleodoranti che spesso investono la citta'.
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I cittadini contro le maleodoranze nella zona di San Bartolo a Cintoia (NOVE da Firenze, Venerdi' 8 agosto 2008)
Collaborazione tra commissione, fabbrica Silo e cittadini contro le maleodoranze nella zona di San Bartolo a Cintola
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Odore ed Inquinamento dell'Aria (Il Chimico Italiano n. 5-6/2006)
Approccio integrato nel monitoraggio delle maleodoranze e conciliazione ambientale nella soluzione dei contenziosi
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Maleodoranze alla ITALCOL (Il Tirreno 20/01/2006)
Stavolta e' colpa del cattivo funzionamento delle macchine.
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Cattivi odori attorno all'impianto TESECO
(Corriere Toscana 26/03/2006)
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Residenti ammorbati dai miasmi del Pollino
(La Nazione Viareggio 25/07/2006)
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Depuratore sotto tiro, guasti e cattivi odori
(La Nazione Viareggio 18/07/2006)
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Allarme Maleodoranza (La Nazione 02/08/2002)
Allarme a La Vettola per un misterioso episodio di maleodoranza che si e' verificato la scorsa notte e che sembra essere stata la causa di un malore per una signora che abita nella zona. Numerose le proteste degli abitanti nei confronti di un fenomeno che e' aumentato negli ultimi tempi e che diventa insopportabile soprattutto nelle ore notturne. La circoscrizione 2 e' intervenuta con una lettera all'ARPAT e all'USL. Ieri mattina i tecnici Arpat hanno effettuato alcuni sopralluoghi con campionamenti i cui risultati saranno resi noti la prossima settimana. Il problema delle maleodoranze potrebbe essere dovuto all'uso di fanghi in agricoltura, oppure al tipo di smaltimento di solventi di un nuovo laboratorio farmaceutico nato in quell'area.

Sulle maleodoranze (Comune di Pontedera 10/03/2005)
Il Comune di Pontedera ha disposto già da ieri immediate verifiche sulla natura e le caratteristiche delle maleodoranze che durante la mattinata avevano interessato alcune zone della città. Tecnici dell’Arpat di Pisa hanno effettuato subito dopo, dei sopralluoghi sia al depuratore di Via Hangar che a Gello, in discarica e al depuratore della zona industriale, ed hanno verificato che le maleodoranze non sembrano provenire da questi siti. Ciò verrebbe confermato dal fatto che il fenomeno era stato registrato anche in località a monte di questi impianti, rispetto alla direzione del vento. In ragione di queste considerazioni, e viste le caratteristiche, gli orari e le condizioni del vento, proveniente da est-nord-est, il fenomeno di maleodoranza registrato potrebbe essere collegato all’utilizzo del compost per la concimazione dei campi nella zona del samminiatese. L’Amministrazione Comunale sta comunque seguendo l’evolversi della vicenda e sta attendendo i risultati delle analisi tecniche. In base a queste evidenze sarà possibile stabilire con maggior precisione le cause per intervenire eliminandole.

Un fosso a cielo aperto di acqua maleodorante
Un esposto della Margherita al Comune
(La Nazione 17/08/2006)
PORTOFERRAIO: In localita' Fabbrello-Schiopparello un fosso di acqua lurida e melmosa corre per centinaia di metri a cielo aperto verso il mare, generando un flusso di aria mefitica, irrespirabile, maleodorante ed attirando nugoli di zanzare. Il terreno circostante appare malsano e non e' da escludere un rischio di inquinamento di eventuali falde acquifere. A denunciare la pesante situazione di degrado ambientale e' il coordinamento portoferraiese della Mergherita che al proposito ha inviato un dettagliato esposto al sindaco Giovanni Ageno. Secondo la Margherita la situazione e' divenuta col tempo insostenibile e pericolosa per la salute di coloro che abitano nelle vicinanze del fosso. Di conseguenza richiede al primo cittadino un immediato intervento di verifica delle caratteristiche delle acque, della loro provenienza e soprattutto di risanamento ambientale a tutela della salute di coloro che vi abitano e lo ringrazia fin da ora se vorra' prendere in seria considerazione l'esposto, facendo effettuare un sopralluogo ed assumendo tutti i provvedimenti del caso.

Arriva il naso elettronico
Installato nella casa di una famiglia, l'apparecchio rivelera' gli odori molesti provenienti dalla stazione di compostaggio STRAMBINO
(La Sentinella del Canavese, 15/06/2006)
L'Amiat, la societa' torinese subentrata nello scorso aprile alla Panelli nella gestione dell'impianto di compostaggio di Carrone, prosegue nella strategia della trasparenza e della tempestiva informazione sulle attivita' dell'impianto. Il responsabile della struttura Marco Zanetti ha infatti confermato l'inizio della campagna di monitoraggio degli odori nell'abitato di Carrone. Monitoraggio compiuto con una attrezzatura computerizzata, un 'naso elettronico' sistemato nell'abitazione di una famiglia residente nella piccola frazione strambinese che in passato aveva protestatato per la presenza e l'insopportabilità di forti e cattivi odori. Il sistema rilevera' e registrera' ininterrottamente per dieci giorni (24 ore ore su 24) i valori degli odori percepiti nell'aria che, come anticipato, entro fine giugno dovrebbero essere elaborati, quindi consegnati all'amministrazione comunale e resi noti a tutta la popolazione. Ma, tra le notizie diffuse dall'Amiat c'e' anche quella della distribuzione della prima partita di circa 440 tonnellate di compost, che dalle analisi era risultato idoneo, ad aziende dell'intera area eporediese. Nel frattempo, terminate le analisi del lotto successivo, quello di circa 600 tonnellate prodotto da dicembre allo scorso febbraio, è prevista la distribuzione del nuovo compost agli interessati, che potranno ritirarlo gratuitamente, come il precedente, dalle 9 alle 12 dal lunedi' al sabato, presso l'impianto di Carrone. Prosegue, intanto, il previsto piano di interventi di manutenzione ordinaria dell'impianto per garantire - come sottolinea l'Amiat - un buon trattamento dell'organico della raccolta differenziata. Una raccolta che tende progressivamente a aumentare con l'avvio del sistema di differenziazione in altri comuni del Canavese. Un incremento che contribuisce al lento ma progressivo aumento del conferimento di rifiuti organici alla struttura di Carrone, la cui saturazione della capacita' produttiva, non ancora al massimo, rappresenta uno degli obiettivi iniziali di gestione dichiarati dall'Amiat all'avvio della sua gestione dell'impianto di compostaggio di frazione Carrone.

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Modificato e riadattato da Davide Frustace.